L
e Planteur si trova in un contesto unico e diverso, nel cuore
di Yangon a due passi dallo Schwedagon, il maestoso
monumento simbolo del più grande paese del Sud-est
asiatico, il Myanmar. Una città diversa per la sua atmosfera retrò,
per il suo grande patrimonio di architettura novecentesca, per
il fascino che sprigiona dalla sua cultura, dal suo retaggio e
dalla sua gente. Felix e Lucia hanno saputo cogliere l’anima di
questo misterioso paese, mantenendo salda la loro rigorosa e
personalissima visone di eccellenza.
Il fascino di una vecchia casa coloniale con interni eleganti
e un grande giardino ombreggiato che dopo il tramonto si
trasforma in un palcoscenico esotico e suggestivo. E due registe
d’eccezione: il grande chef e l’afascinante padrona di casa
che con grande maestria professionale, eleganza e savoir faire
svizzero danno il benvenuto ai loro ospiti con quella passione
che li ha sempre contraddistinti.
A Zurigo Felix e Lucia avevano portato a livelli mondiali uno
dei ristoranti più rinomati della Svizzera, il Rigiblick, dove Felix è
salito nella Gotha del Michelin.
Le Planteur si era fatta già un nome come un ristoranti
di altissimo livello sotto un altro master chef svizzero Boris
Granges, e non a caso dal 2002 ogni anno viene votato il migliore
ristorante in Birmania, mentre l’anno scorso è stato annoverato
tra I 200 Migliori Ristoranti Fine Dining in Asia nella Guida Miele.
A Le Planteur l’estro di Felix ha trovato nuova linfa e ispirazione
nelle tradizioni culinarie birmane e asiatiche. Sul menu specialità
europei con forti accenti contemporanei; fantasie che fondono
il meglio della gastronomia occidentale e orientale , con un
inchino alle grade tradizioni culinarie della Francia e dell’Italia.
Tra gli antipasti Carpaccio di Tonno Bianco con Sesamo, Lime
e Bergamotto, Ravioli al Tartufo con Spuma di Tartufo, e Zuppa
di Zucca con Cocco e Curry Rosso. Tra i secondi Gamberoni à la
Provencale con Infusione di Lavanda, Bistecca di Taima Wagyu,
e Petto d’Anitra con Miele e Mele Caramelizzate. E, per fnire
in dolcezza, Ravioli Croccanti di Ananas con Spuma di Cocco,
Cioccolato Fondente con Zenzero e Mandarino e Gelato Crema
e Cappuccino. Per gli estimatori dei grandi vini la cantina di Le
Planteur, indubbiamente uno dei più preziosi di tutta l’Asia,
serba graditissimi sorprese: dai grandi vini rossi, bianchi e rosé
dal vecchio e dal nuovo continente, con punti di eccellenza
come un Le Pavillon Rouge di Château Margaux 2001, un
Château Lynch Bages 1989 e un Tenuta Dell’Ornelliana Massetto
2006, a champagne come il grande Roederer Cristal 2000 e,
assolutamente da provare, vini prodotti in Birmania come il
Blanc de Noir Aythaya e il Sauvignon BlancWhite Mountain.
L
e Planteur is in a unique and diferent context, in the heart
of Yangon, a stone’s throw from the Schwedagon, the
majestic monument which is the symbol of Myanmar, the
largest country in South-East Asia. A diferent city, for its rétro
atmosphere, for its handsome 20th-century architecture, and for
its fascinating culture, heritage and people. At Le Planteur Felix
and Lucia have captured the soul of this mysterious country, but
without in any way bending their stringent and highly personal
vision of excellence.
A charming old colonial house with elegant rooms, and a
large shady garden which, at dusk, it turned into an exotic and
atmospheric stage with two exceptional stage directors: the great
chef and the elegant hostess who, with professional mastery,
graciousness and Swiss savoir faire welcome their guests with the
passion they have always shared.
In Zurich Felix and Lucia had run the Rigiblick, one of
Switzerland’s most famous world-class restaurants, and it was
there that Felix entered the ranks of the Michelin-star chefs.
Le Planteur had already made a name for itself as a top-notch
establishment under another Swiss master chef, Boris Granges,
and since 2002 had been voted the best restaurant in Myanmar,
while last year it was listed in the Miele Guide’s The 200 Best Fine
Dining Restaurants in Asia.
At Le Planteur Felix’s creative fair has found new inspiration in
traditional Burmese and Asian cuisines. On the menu European
specialties with a strong contemporary twist: fantasies that
blend the best of East andWest, with a bow to the great culinary
traditions of France and Italy. Among the starters White Tuna
Carpaccio with Sesame, Lime and Bergamot, Trufe-flled Ravioli
with Creamy Trufe Foam, and Pumpkin Soup with Coconut and
Red Curry. The tempting main dishes include Giant Prawns à la
Provencale with Lavender Infusion,
Taima Wagyu Beef Top Loin, and French Duck Breast Glazed with
HoneyandCaramelizedApples. Andtoendthemealmouth-watering
deserts like Crispy Pineapple Ravioli with Coconut Foam, Chocolate
FondantwithGingerandTangerineandVanillaIce-creamCappuccino.
There is alsoaSetMenuandaVegetarianMenu.
For connoisseurs of fne wines Le Planteur’s wine cellar, which
is undoubtedly one of the fnest in Asia, is a treasure-trove of
surprises with magnifcent wines like the Le Pavillon Rouge di
Château Margaux 2001, the Château Lynch Bages 1989 and the
Tenuta Dell’Ornelliana Massetto 2006, champagnes including a
Roederer Cristal 2000 and, well worth trying, wines produced in
Myanmar like the Blanc de Noir Aythaya and the Sauvignon Blanc
WhiteMountain.
Pamela McCourt Francescone
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